Nei giorni scorsi, in giro per gli EDRC delle FF.AA., vi è stata la caccia al tesserato.
Cari colleghi, siete sicuri, che il numero faccia veramente la differenza?
Inoltre, sembra che vi sia anche una gara a chi arriva prima alla sedia più vicina al “Grande Capo”.
Siete sicuri che una “specifica” percentuale possa fare la differenza ad un tavolo di concertazione o, per meglio dire, di contrattazione?
Tutto questo dovendo considerare:
- L’iniquità di una legge fatta in “toto” dalla parte datoriale;
- La doppia casacca rivestita da molti sindacati creati e diretti da personale del COCER (sinda-coceristi) ancora in carica, che si assurgono a meri “sindacati gialli”;
- La libertà di opinione ed espressione ad oggi vessata, causata dal fatto che molte sigle sono al vaglio di un “assenso-consenso” ministeriale;
- L’ostruzionismo e la condotta antisindacale di una buona parte dei nostri rappresentanti di vertice.
Ad aggravare le cose, non si sta considerando che per l’eterogeneità delle Forze Armate, in termini di specificità, si è ancora lungi dal rappresentare tutti i lavoratori in divisa e pertanto, come si può inneggiare a fantomatiche “vittorie percentili”, se prima non si è privi di qualsiasi remora da parte di chi detta le regole del gioco, quella stessa “parte” o “controparte” per dirla in termini sindacali, che un sindacato deve controbattere, secondo i principi stessi del mutuo soccorso.
Sta a voi cari colleghi e colleghe, fare le dovute considerazioni, vostra e’ la scelta, vostro e’ il futuro, a meno che non abbiate proprio bisogno di regalarvi, con le vostre trattenute stipendiali regalini e gadget vari.
Schierarsi con un sindacato, la Federazione Lavoratori Militari – FLM, che da sempre lotta per i soprusi ed il riconoscimenti di un salario dignitoso, un tetto sopra la testa e un assistenza familiare concreta.
Ricordate che la Libertà non ha prezzo e che il Lavoro è un diritto inalienabile dell’uomo, combattete per difenderli.