Il 20 Febbraio 2023 la CORTE COSTITUZIONALE
sancisce con sentenza n.25 anno 2023 un end-state, dichiarando: “INCOSTITUZIONALE LA NORMA DI LEGGE CHE ASSOGGETTA AD OBBLIGO VACCINALE I MILITARI DA IMPIEGARE IN PARTICOLARI CONDIZIONI OPERATIVE SENZA INDICARE LE PATOLOGIE CHE SI INTENDONO CONTRASTARE ATTRAVERSO LA PROFILASSI VACCINALE”.
Ancora una epocale sentenza, da parte della Suprema Corte, dopo quella che ha finalmente sancito il diritto ai militari di avere dei propri sindacati. Quest’ultima espressione degli Ermellini rende, finalmente, giustizia a quanto sancito nell’articolo 32, secondo comma, della Costituzione italiana, che stabilisce quanto segue: “nessuno può essere obbligato a un “determinato” trattamento sanitario se non per disposizione di legge.”
Definendo il grado di precisione richiesto al legislatore ed il significato dell’aggettivo “determinato”, quando si tratti dell’imposizione di un obbligo vaccinale.
La sentenza afferma, che quando si intende imporre un obbligo vaccinale la legge non può limitarsi all’indicazione generica della tipologia di trattamento richiesta, ma deve specificare anche, le patologie che si intendono contrastare attraverso la profilassi vaccinale.
Dichiarando, altresì, illegittimo l’articolo 206-bis del codice dell’ordinamento militare, nella parte in cui autorizza la sanità militare a imporre al personale militare “profilassi vaccinali” non previamente individuate in via legislativa, bensì, rimesse a fonti secondarie ovvero ad atti amministrativi.
La Federazione Lavoratori Militari – FLM ringrazia il massimo giudice costituzionale per aver, (con sentenza 25/2023) messo un punto fermo ad una delle tante controversie dell’epoca Covid-19 e si riserva di impugnare la stessa nelle sedi di competenza al fine di garantire tutela ai propri iscritti nel rispetto della nostra amata COSTITUZIONE e nella libera decisione deputata al singolo ad autodeterminare la propria sfera individuale di cura ed assistenza sanitaria.
La Segreteria Generale Nazionale FLM
